Simone Scuderi





Simone Scuderi nasce nel 1993 a Milano. Si è avvicinato al mondo dei motori all’età di cinque anni grazie a suo padre che lo ha portato all’annuario dell’Alfa Romeo. 
Per Simone, appena vide quei motori e quelle carrozzerie così scintillanti fu amore a prima vista. Macchine da corsa, macchine classiche… non faceva differenza, erano tutte bellissime; da li agli anni a seguire Simone non poteva perdersi un annuario. 
Simone, negli anni successivi, essendo ancora un ragazzino non poteva far molto e i soldi, anche per un piccolo go-kart, non c’erano, quindi la sua passione lo portò a modificare le macchine giocattolo che possedeva e trasformò la sua piccola collezione in fantastiche decappottabili. Nell’inverno del 1999, i genitori di Simone lo portarono a Monaco, in Germania, da un carissimo amico di famiglia e nel parco auto di questo amico, Simone non poté non notare una Shelby Cobra; l’amore per le auto aumentava ogni minuto, soprattutto alla vista della sua prima muscle car. 
Un giorno, a Milano, il padre di Simone gli fece conoscere un altro amico e con pieno stupore Simone vide che questo amico possedeva una Ferrari rossa fiammante e per di più pure decappottabile; egli non perse un attimo e chiese all’amico di portarlo a fare un giro a bordo del bolide, una accelerazione da attaccarlo al sedile, un suono che gli rimase per anni nel cuore. Gli anni seguenti si riempirono di fiere, raduni, corse… a quattro e a due ruote. Nel corso della vita, Simone ha subito la separazione dei genitori, ma ciò gli ha permesso di avvicinarsi di più al mondo delle due ruote perché il nuovo compagno della madre era un motociclista. 
Egli ha viaggiato spesso con la madre di Simone, ovunque e senza limiti e tutte le volte che raccontavano i loro viaggi, Simone rimaneva affascinato ed incuriosito di questo nuovo modo di vedere il mondo. La prima volta che Simone salì in sella ad una moto, capì che nella sua vita non sarebbe dovuta mancare. Nell’anno 2006 Simone finì la scuola media e da li poté scegliere un percorso scolastico che gli permise di imparare i segreti del mondo dei motori; lo stesso anno conobbe Alessandro Baratta uno dei suoi più grandi amici, nonché collega in futuro e motociclista pure lui. 
Simone ed Alessandro si trovarono a condividere le stesse passioni e all’età di sedici anni Simone si comprò la sua prima moto con i suoi risparmi. Essi iniziarono a viaggiare e capirono subito che un motociclista è uno “spirito libero”. Simone durante gli studi riuscì a lavorare per una concessionaria di macchine e per un  preparatore di moto, il che lo portò a capire quanto può essere importante ogni minimo dettaglio e quanto la gente può essere affezionata anche ad un vecchio rudere… che per alcuni un vecchio rudere non è, ma è un mezzo di avventure, sentimenti portati avanti negli anni ed è giusto, a volte, conservarli. Finiti gli studi, Simone ha intrapreso una strada lavorativa che lo ha collegato sempre al mondo dei veicoli ma a livello militare, ciò gli ha permesso di viaggiare fino in Brasile. 
Il suo compito era di sistemare gli impianti anti incendio dei carri armati. 
Questo viaggio gli ha fatto scoprire come la gente del posto è attaccata alle proprie cose pur essendo vecchie ed arrugginite come i Maggioloni della Volkswagen e come tanti altri veicoli più vecchi degli anni 90. La stessa strada lavorativa di Simone, per sua fortuna, l’ha intrapresa anche il suo amico Alessandro con il quale non ha mai smesso di viaggiare e condividere sogni. Dopo quattro anni di lavoro assieme e tra mille idee, Simone ed Alessandro hanno il sogno di aprire una loro attività che racchiuda le loro esperienze e le loro passioni. Dopo un anno di preparativi e di studi hanno deciso, con l’aiuto di persone incontrate nei loro viaggi, di fondare la “Baratta Scuderi Detailers”, quindi di fare dei trattamenti alla nanotecnologia sui veicoli a due o più ruote per far durare i sogni delle persone.


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Lo Spot di Baratta Scuderi Detailers Rivestimento nanotecnologico del veicolo. Applichiamo uno strato protettivo che re...